Non cantiamo da soli: con piacere registriamo le denunce di Gentilini e Marchesini, rispettivamente di Federconsumatori e Unindustria, che, all’assemblea dell’Ato 5 (l’Agenzia di ambito per i servizi pubblici di Bologna), hanno bocciato un provvedimento che avrebbe aumentato del 4,5% le tariffe dell’acqua.
Essi si sono anche uniti alle recenti proteste dei sindaci che hanno accusato Hera di non aver investito su fognature e depuratori, attualmente non a norma di legge: i contribuenti hanno messo a disposizione 30 milioni di euro, dove vanno dunque a finire questi soldi?
Con forza allora rilanciamo il nostro Progetto H20- Acque Sociali, condiviso dai rappresentanti delle associazioni, per cui paga di più chi spreca, sforando i 3000 litri gratuiti al mese per famiglia.
Eugenio Sibona, segretario provinciale di Gioventù Italiana


























